Il punto sull’arbitro Gavillucci dopo Torino-Verona: Carlo Quaranta analizza la condotta arbitrale nella partita al Grande Torino
Continua a non portare fortuna al Toro Claudio Gavillucci con il quale nemmeno al terzo appuntamento – sempre tra le mura amiche del Grande Torino e contro avversarie abbordabili – riesce a centrare la vittoria. E nonostante il karahiri dei granata non si può certo ritenere senza macchie la direzione dell’arbitro della sezione AIA di Latina: ha lasciato correre fin troppo, infatti, in diverse fasi del gioco nelle quali sarebbe stato necessario intervenire e ha dato la sensazione di non avere in pugno la gara al punto da non prendersi le dovute responsabilità delegando al VAR ogni decisione importante.
Particolarmente buonista l’atteggiamento dell’arbitro nei confronti del veronese Zuculini che sin dalle prime battute è protagonista di interventi duri tanto che al 14’ una sua entrata non sanzionata costringe De Silvestri a dare forfait. Al 29’ ignora un fallo netto su Rincon al limite dell’area gialloblu, il Torino rimane in possesso di palla ma la concessione dell’eventuale vantaggio non avrebbe avuto comunque senso. Un minuto dopo arriva il gol del Torino: sull’apertura di Ljajic è regolare la posizione di Ansaldi. Al 33’ Fares interviene in modo scomposto su Falque, poteva starci il cartellino giallo. Al 36’ episodio dubbio in area scaligera, nel contrasto Fares – Belotti il bomber granata ha la peggio ed è costretto alle cure mediche per una botta al ginocchio: l’impatto c’è tutto anche se il difensore veneto probabilmente tocca prima la palla e forse per Gavillucci non ha rilevanza la pedata rifilata al Gallo granata.
Al 51’ la prima ammonizione della partita è per Kean che protesta platealmente con l’arbitro reo di aver concesso ai padroni di casa un calcio di punizione per un suo fallo su Lyanco. Al 55’ sembrano invece più giustificate le proteste di Cerci che viene toccato da Molinaro in area granata. Al 64’ fuorigioco dubbio segnalato a Cerci (Sirigu aveva comunque rimediato) mentre al 65’ un intervento aereo pericoloso di Zuculini su Molinaro non viene proprio rilevato. Al 77’ viene fermato in posizione di fuorigioco dubbia anche Pazzini che forse si trovava sulla stessa linea di Lyanco. Al 79’ Gavillucci finalmente decide di intervenire col cartellino per porre un argine agli interventi violenti del solito Zuculini il quale, ancora una volta, aveva colpito volontariamente col braccio alto Molinaro. All’85’, nel giro di un minuto, Rincon è vittima di due interventi fallosi da parte di Ferrari e ancora Zuculini ma Gavillucci lascia i cartellini nel taschino. All’87’ l’episodio più importante: dopo la traversa colta da Kean, il pallone finisce tra i piedi di Cerci che calcia in porta, il pallone sbatte sulla coscia dello stesso Kean e si insacca. L’assistente alza la bandierina ravvisando la posizione irregolare dell’attaccante al momento del tiro dell’ex granata e l’arbitro annulla la marcatura; a questo punto però entra in gioco il VAR che richiama l’attenzione dell’arbitro il quale, dopo aver consultato le immagini cambia la propria decisione e concede il gol ai veronesi. Tuttavia le immagini televisive sembrano dimostrare che il piede di Kean fosse qualche centimetro più avanti di quello di N’Koulou e quindi in offside: in tal caso il VAR è sembrato frettoloso e impreciso. Meno dubbi, invece, al 91’ quando Molinaro ha un raptus e sulla linea dell’area di rigore va col braccio sul pallone per cercare di intercettare un cross di Cerci portando Gavillucci a optare per il calcio di rigore. Da notare come anche in questo caso l’arbitro aspetta l’ausilio del VAR prima di assegnare definitivamente il penalty e inopportunamente attende la rincorsa di Pazzini per segnalare la decisione del VAR deconcentrando peraltro l’attaccante scaligero durante la battuta. Partita persa definitivamente di mano e finale ricco di falli e cartellini ormai inutili: al 93’ per Rincon autore di un pestone ai danni di Ferrari, al 94’ a Valoti che atterra Molinaro e al 97’ il secondo giallo quanto mai tardivo per Zuculini che ferma scorrettamente Lyanco.
Una partita pirotecnica, dunque, complicata dalle decisioni arbitrali in combinazione con la VAR, uno strumento tecnologico che può garantire un supporto utile e decisivo agli arbitri ma che dimostra che se non usato bene ed in modo da fugare qualsiasi dubbio lascia ancora più spazio alle polemiche.
sicuramente i nostri avrebbero dovuto chiuderla prima questa partita, però non è neanche normale che una specie di direttore di gara arbitri a questi livelli.sono sicuro che se sto zuculini avesse giocato contro i gobbi avrebbe finito la partita molto ma molto prima.
forza
Considerato che questa era una partita da vincere 4-0, considerato che il Verona doveva finire la partita in 9, ciò posto questo gavillucci è un grandissimo incompetente!